• Si è discusso su sette temi prioritari dell’agenda politica di Palazzo Orleans
  • Dal Ponte sullo Stretto al Pnrr, dall’autostrada Ragusa-Catania alla riqualificazione strade provinciali
  • Sul tavolo anche la trasformazione in hub del porto di Augusta, il consorzio autostrade siciliane e la bonifica zona Falcata di Messina
  • Musumeci “Abbiamo apprezzato la disponibilità del ministro all’ascolto e, per alcuni temi, anche alla condivisione”.

È durato quasi due ore il confronto del pomeriggio a Roma tra il ministro delle Infrastrutture e trasporti Enrico Giovannini e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sui temi prioritari dell’agenda politica di Palazzo Orleans.

Sette temi sul “tavolo” dal Ponte sullo Stretto al Pnrr

Accompagnato dall’assessore Marco Falcone e dal vicario del gabinetto Eugenio Ceglia, il governatore ha posto al tavolo ministeriale sette temi: Ponte sullo Stretto, Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’autostrada Ragusa-Catania, il Piano di riqualificazione delle strade provinciali, la trasformazione in hub del porto di Augusta, il Consorzio autostrade siciliane e la bonifica della zona Falcata di Messina.

Illustrata relazione finale Ponte Messina

Sul collegamento stabile dello Stretto, in particolare, il ministro ha illustrato la relazione finale della commissione tecnica, passata adesso alle competenze del parlamento per le determinazioni. Musumeci ha assicurato che chiederà alla rappresentanza parlamentare siciliana di sollecitare l’esame della relazione nelle commissioni di merito affinché si arrivi a una scelta finale in breve tempo.

Riqualificazione viabilità secondaria

Per la riqualificazione della viabilità secondaria, ministero e Regione hanno concordato di cofinanziare una serie di interventi, da affidare non alle ex Province (prive di personale tecnico) ma a un commissario straordinario nominato d’intesa tra Roma e Palermo.

Autostrada Ragusa-Catania

Per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania, il commissario appena nominato dal governo nazionale nella persona del presidente della Regione si avvarrà di un sub-commissario tecnico e si passerà da subito alla fase operativa, definendo un crono-programma delle fasi di lavoro preliminare ed esecutivo.

“Su Pnrr abbiamo manifestato nostra insoddisfazione”

“Abbiamo apprezzato – afferma Nello Musumeci – la dichiarata disponibilità del ministro Giovannini all’ascolto e, per alcuni temi, anche alla condivisione. Sul Pnrr abbiamo manifestato la nostra insoddisfazione per il deficit di confronto con le Regioni. Scelte calate dall’alto e non sempre prioritarie rispetto alle esigenze dell’Isola. Ora faremo lavorare i tavoli tecnici, ai quali ho delegato l’assessore Falcone e i dirigenti del gabinetto di presidenza. Per troppo tempo la Sicilia è stata colpevolmente tenuta fuori dai piani di sviluppo infrastrutturale. È giunto il momento adesso che Roma fissi tempi certi e risorse. Il nostro compito sarà quello di collaborare, naturalmente, ma anche di vigilare”.

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