Una discarica a cielo aperto si trova nella strada che porta al santuario di Madonna del Ponte nel territorio che interessa Partinico, Alcamo e Balestrate. A chiedere l’intervento di pulizia è stato lo stesso arcivescovo di Monreale Michele Pennisi e un comitato di cittadini direttamente al Comune di Partinico, dove ricade la lunghissima scia di rifiuti che si sviluppa per chilometri e chilometri.

La risposta dei commissari prefettizi

“In relazione alla segnalazione pervenuta le assicuriamo che la problematica è da tempo attenzionata – scrivono i commissari straordinari del Comune di Partinico, Concetta Caruso, Maria Baratta e Isabella Giusto –. Purtroppo la soluzione necessita di tempistiche che prescindono dalla nostra volontà di risolvere l’incresciosa situazione che si è venuta a creare proprio lungo la strada che porta ad un luogo particolarmente caro al territorio di Partinico quale il santuario della Madonna del Ponte”.

Periferie da sempre sofferenti

Partinico da sempre soffre di problematiche di natura ambientale e le sue vaste periferie sono puntualmente flagellate dalla presenza di rifiuti. In alcuni casi sono state anche portate avanti indagini giudiziarie. Come lo scorso anno quando gli uomini del Corpo forestale della Regione Siciliana sequestrarono un’area adibita a discarica abusiva situata in località “Podere Reale”. Un vasto appezzamento di terreno di circa ottomila metri quadrati, sottoposto a vincolo paesaggistico, adibito senza alcuna autorizzazione a discarica di rifiuti speciali, che risultavano essere stati trasferiti e trattati in un impianto di riciclo della zona. Gli agenti, oltre a mettere i sigilli nell’intera area, denunciarono all’autorità giudiziaria due uomini, R.A. e L.I. di 39 e 33, entrambi di Partinico.

Il clamoroso caso del compattatore

Ma c’è stato anche un caso singolare e allo stesso tempo clamoroso. Un autocompattatore che nel 2018 fu sorpreso a scaricare rifiuti in strada, esattamente in contrada Giambruno. I residenti documentarono tutto con foto e video, denunciando l’ennesima vergogna ambientale all’allora sindaco in  carica, Maurizio De Luca. I fatti risalgono al 25 agosto 2018. A finire nell’occhio del ciclone fu la Cogesi, l’azienda che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. E’ proprio contro la Cogesi che ha puntato il dito il primo cittadino. Recentemente attorno a questa azienda è scattata un’operazione della guardia di finanza che ha scoperchiato presunti brogli nella gestione dei rifiuti, con la connivenza di pezzi della macchina burocratica.

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