Si è concluso con una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione ed un’assoluzione il processo per estorsione ai danni di un imprenditore agricolo di Villasmundo, nel Siracusano.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha ritenuto responsabile Antonino Montagno Bozzone, 30 anni, difeso dall’avvocato Geraldo Pitruzzello  accusato di essere stato il promotore del cosiddetto cavallino di ritorno ai danni della vittima, mentre Andrea Mendola, 25 anni, rappresentato dagli avvocati Fabiola Fuccio e Puccio Forestiere, è stato assolto.

Secondo la tesi della Procura e dei carabinieri, dopo il furto di un trattore il trentenne avrebbe chiesto 3 mila euro  per la sua restituzione ed insieme a lui ci sarebbe stati Mendola e  Giuseppe Puglia, 25 anni , la cui posizione è stata stralciata, sotto l’aspetto processuale. Tutti e tre, nel maggio scorso, furono arrestati ma nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del tribunale di Siracusa, Mendola affermò che si trovava in macchina, e non avrebbe avuto idea della “trattativa” tra l’imprenditore e Bozzone.

Dalle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, la vittima, che era in compagnia del figlio, anche per non correre rischi, avrebbe sul momento consegnato ai presunti estorsori il denaro di cui disponeva, ottenendo così, di fatto, la restituzione del mezzo, nascosto nei terreni di proprietà di uno dei malviventi.

Per la consegna del saldo dell’intera somma estorsiva sarebbe stato  fissato un secondo incontro nel pomeriggio. L’imprenditore subito dopo aver discusso con i tre di Villasmundo si è rivolto ai carabinieri della Compagnia di Augusta, che  organizzarono un servizio per sorprendere gli indagati in flagranza di reato, durante lo scambio di denaro. Ed, in effetti, poco dopo la dazione di denaro, i militari entrarono in azione, bloccando i tre.

Al termine della requisitoria, il pm di Siracusa, Carlo Parodi, ha chiesto la condanna a 5 anni per Antonino Montagno Bozzone ed a 4 anni per Andrea Mendola.