Un provvedimento che è opportuno ricordare è in attuazione dello Statuto in materia contabile e che non passerà dall'approvazione del Parlamento nazionale e non sarà applicabile alle altre regioni. Insomma non è un regalo ma semplicemente l'applicazione di quanto previsto dallo Statuto stesso.

Atteso per oggi il decreto legge Salva Sicilia che sarà una norma attuativa dello Statuto dunque seguirà un percorso Costituzionale lungo e complesso anche se sarà operativo in via d'urgenza.

Lunedì il decreto legge Salva Sicilia ma sarà una norma attuativa dello Statuto dunque seguirà un percorso Costituzionale lungo e complesso anche se sarà operativo in via d'urgenza. E nel suo percorso incomberà sempre lo spettro del voto contrario che paralizza tutto come già Italia Viva minaccia

"Il Governo è mosso dalla volontà di aiutare a risolvere problemi che ricadrebbero sui lavoratori e sugli enti locali, che non portano alcuna responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, su cui è necessario fare maggiore chiarezza, seguendo il richiamo forte che è venuto dalla Corte dei conti",

Oggi si torna all'Ars per affrontare, fra l'altro, le Zone franche Montane attese da 1700 giorni ma si prepara una lunga sessione di bilancio mentre il governatore torna all'attacco sul voto segreto e prepara la 'madre di tutte le battaglie' di questa legislatura

Il Ministro aveva già parlato di questo rischio durante un incontro palermitano ma la vicenda sembrava superata in raccordo con la Regione. Quando mancano 15 giorni alla fine dell'anno,però, si apprende che non è così ma l'assessore Razza gli ricorda che la responsabilità è del governo Crocetta e dunque del suo partito

Il Ministro aveva già parlato di questo rischio durante un incontro palermitano ma la vicenda sembrava superata in raccordo con la Regione. Quando mancano 15 giorni alla fine dell'anno,però, si apprende che non è così

"Una crescita - ha precisato il ministro - che sia inclusiva, sostenibile, durevole, più forte. In grado di dare risposte alle domande di lavoro che ha questa regione e che dobbiamo soddisfare".

"Dobbiamo spezzare questo isolamento - ha detto il ministro per il Sud -. Perché oggi sembra che l'unica mobilità è quella che ci consente di andare via e di andare lontano e invece abbiamo un diritto alla mobilità che è quella che lega le nostre città, i nostri paesi e che non è garantita".

"Dobbiamo riaprire con urgenza il tavolo sul rilancio industriale di Termini Imerese, io non mi unisco alla lunga coda di persone che hanno immaginato percorsi per Blutec. Ho già raccolto la disponibilità del ministro Patuanelli" ha aggiunto.

"Confidiamo - ha evidenziato Musumeci - in un rapporto di leale, serena e proficua collaborazione col governo Conte e col ministro Provenzano, anche in relazione all’importante delega affidatagli che è quella del Mezzogiorno".

La Cisl non ci sta: “contenti per l’attenzione mostrata verso la Sicilia, ma sorpresi per la scelta dell’esponente del Governo nazionale di incontrare una sola organizzazione sindacale su temi così delicati e centrali per la nostra terra”

"Basta con logica della contrapposizione, basta con la logica della dipendenza, noi siamo per l'interdipendenza perché queste aree si tengono insieme. E il Paese se non sana le fratture non si rialza" ha detto l'unico esponente siciliano di estrazione pd nel governo conte bis