la giovanissima si è rivolta ad un avvocato ed ha denunciato il padre anche nell'interesse della madre raccontando maltrattamenti e lesioni in famiglia
di
Ignazio Marchese
Indagini degli agenti del commissariato di Bagheria
La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 33enne palermitano accusato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione pluriaggravata.
Le due donne aggredite sono state accompagnate al pronto soccorso dell’Ospedale di Acireale dove i medici, applicando il codice rosa, le hanno visitate riscontrandole affette da lesioni in varie parti del corpo.
Gli episodi di violenza, stando al racconto della donna, sono avvenuti anche alla presenza dei figli minori della coppia; uno di essi ha anche subito espressioni ingiuriose, minacce di morte e sputi in faccia da parte del padre.
Nonni e zio hanno cercato in ogni modo di placare gli eccessi del nipote, non denunciandone gli abusi ed assecondandolo, invece, nella vana speranza di un suo miglioramento.
di
Redazione
L’uomo è stato allontanato in via d’urgenza dalla casa familiare
Nel 2018, grazie a “Noi ci spendiamo, e tu?”, Coop Alleanza 3.0 ha donato un contributo di oltre 2.300 euro a 41 realtà locali che operano in difesa delle donne per un totale di 97 mila euro.
La vittima dei soprusi è stata anche costretta per un periodo a trasferirsi in un altro appartamento. I due figli per procurarsi del denaro hanno veduto gli elettrodomestici e i monili che si trovavano in casa.
Un incremento significativo nella regione è stato registrato per il reato di prostituzione minorile, che è raddoppiato rispetto al 2017, passando da 5 a 10 vittime nel 2018 (per l’80% bambine e ragazze) e per il reato di detenzione di materiale pornografico (+125% rispetto al 2017).
Le indagini, svolte dagli investigatori del Commissariato di Vittoria e coordinate dalla Procura, sono scaturite a seguito dei ripetuti interventi effettuati tra l'aprile ed il settembre scorsi nell'abitazione della famiglia.
Le problematiche all’interno della coppia sono scoppiate in tutta la loro virulenza quando il ragazzo ha cominciato a far uso di sostanze stupefacenti. Per il 24enne era già stato disposto il divieto di avvicinamento che lui ha violato.
L’arresto è stato richiesto dalla Procura Distrettuale della Repubblica in seguito alle indagini, coordinate dal pool di magistrati esperti in violenza di genere
Il giovane, fermato dai carabinieri, dinanzi ai militari recitava le testuali parole "oggi lo ammazzo, lo scanno, ve ne potete andare perché lo scanno!".