Il gambiano è stato identificato e fermato grazie alle indicazioni della vittima che ha chiamato la Polizia

I due sono stati tratti in arresto per il reato di rapina in concorso e portati presso la casa circondariale di Trapani

I poliziotti della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile hanno ricostruito i colpi grazie alle immagini registrate da alcuni impianti privati di videosorveglianza.

L’uomo, armato di coltello e con volto travisato, si faceva consegnare sotto minaccia dell’arma il contante della cassa, oltre ad alcuni tabacchi e gratta e vinci, per poi dileguarsi a piedi per le vie del centro.

All’uomo è stata sequestrata una pistola calibro 6,35 con 23 proiettili e un ciclomotore

I fatti nel Catanese. La donna, colpita con calci e pugni, ha avuto una prognosi di 10 giorni.

Si tratta di Francesco Cavallaro, messinese di 37 anni, fratello di Piersanti Cavallaro, già arrestato dai poliziotti delle Volanti a poche ore dai fatti.

Il Gip di Catania ha emesso ordinanza custodia cautelare in carcere per due fratelli

L’arrestato, 34 anni, si trovava all’interno di un negozio in zona Tremestieri, quando ha prelevato dallo stesso un’autoradio dal quale aveva appena asportato il dispositivo antitaccheggio.

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato un 16enne del posto, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Catania, in ordine al reato di rapina aggravata in concorso.

I Carabinieri delle Stazioni di Adrano e Biancavilla hanno dato esecuzione a diversi provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Arrestati G.V. e G.F. rispettivamente di 37 e 46 anni ed il 26enne D.M.S., ritenuti responsabili di essere gli autori della rapina commessa nella mattinata del 13 novembre 2018 ai danni della filiale di Itala (ME) della Banca Popolare di Ragusa.

I due sono stati bloccati da militari dell'Arma dopo la denuncia presentata dalla vittima: avevano ancora con loro il portafogli e la somma rapinata.

Nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, la Polizia di Stato ha eseguito ordini di esecuzione per la carcerazione disposti dall’Autorità Giudiziaria.

L’uomo condannato dai giudici per rapina aggravata, reato commesso ad Arezzo il 24 marzo 2016, dovrà scontare un residuo della pena comminatagli equivalente ad anni 3, mesi 4 e giorni 8 di reclusione.

Come se non bastasse, l’uomo con inaudita violenza le strappa la borsa contenente il cellulare e, dopo aver fatto un accenno di fuga, allarmato dalle urla della vittima che chiedeva aiuto, torna indietro, dicendole con modi minacciosi e con forte inflessione dialettale: “sta zitta picchì n’esciu u’cuteddu”.

La Polizia di Stato ha  fermato per rapina aggravata, A.D.M. 24enne e G.L. 19enne, entrambi palermitani del quartiere Zen.