Fatta luce su quattro omicidi e un tentativo di assassinio – di cui Nicitra sarebbe proprio il mandante – che gli avrebbero permesso di acquisire un ruolo di comando.
Si favoleggia che un giudice, Rosario Livatino, ogni anno, il 31 dicembre, seduto alla sua scrivania nella casa dei genitori a Canicattì, facesse un bilancio del lavoro svolto durante l’anno e spesso in calce a quell’agenda scrivesse: “Nessun sospeso”.
Le associazioni hanno anche avviato una petizione perché la casa diventi pubblica consegnata tre anni fa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
"Un territorio in cui sono stati uccisi due magistrati di Canicattì ed è forte la presenza della mafia e della criminalità. Per questo su Canicattì ci sarà un'attenzione particolare del mio ufficio".
di
Redazione
La proiezione del docufilm a Palma di Montechiaro domani
A ventisette anni dalla morte del giudice Rosario Livatino, il comune di Palma di Montechiaro ha scelto il film “Spes contra Spem – Liberi Dentro” di Ambrogio Crespi.
A curare la postulazione della Causa di canonizzazione è don Giuseppe Livatino, cugino del magistrato. Entro l'anno il materiale raccolto sarà al vaglio della Congregazione vaticana per le cause dei Santi, per la valutazione finale circa l'eroicità delle virtù del Servo di Dio.
Secondo i primi accertamenti qualcuno con un oggetto pesante - una pietra o un martello - ha spaccato in due il cerchio su
cui c'era scritto "A Rosario Livatino..." facendo saltare il nome del giudice.
Il giovanissimo giudice stava viaggiando su una Ford Fiesta quando venne assalitod ai suoi killer. L'auto adesso è stata posta sotto vincolo dalla Sovrintendenza
di
Manlio Viola
il 'giudice ragazzino' di canicattì venne ucciso dalla mafia nel 199o
"La casa con i suoi ricordi, scritti autografi, foto ed effetti personali, grazie al provvedimento di tutela, - afferma il sovrintendente Gabriella Costantino - potrà essere preservata da usi impropri, conservata ed elevata a simbolo di legalità".
Uno dei killer, condannato all'ergastolo che sta scontando nel carcere di Opera, non ha mai dimenticato quella tragica giornata. Ricorda ancora lo sguardo mite ed impaurito del giudice ragazzino.
‘Nell’anno della misericordia io chiedo perdono a Dio, non agli uomini o alla giustizia’. E’ la sostanza di uno dei passaggi della lettera con la quale Domenico Pace, killer del […]
“Storia di Rosario Livatino. Un giudice perbene” è lo spettacolo di Angelo Sicilia e dei suoi “pupi antimafia” dedicato alla straordinaria figura del giudice di Canicattì, ucciso dalla Stidda a soli 38 anni, il 21 settembre 1990.