I sindacati commentano la sottoscrizione del documento che sblocca a Catania e Palermo interventi nei settori delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico e produttivo, dell'Ambiente, del Turismo e della Cultura, della Sicurezza e delle Politiche sociali.
Per Ugl si sta correndo il rischio reale di assistere presto ad un default tale da compromettere la tenuta occupazionale. Oggi il volantinaggio per spiegare agli utenti cosa sta accadendo.
Per i sindacati “nonostante l’azienda abbia ‘sguinzagliato’ alcuni funzionari di fiducia, guarda caso dirigenti sindacali delle sigle non scioperanti, la protesta ha registrato un notevole successo”. Per il Comune è stata quasi un flop.
È l'allarme lanciato oggi da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno protestato a Catania, come nelle altre città italiane, per il mancato finanziamento della Cassa integrazione in deroga.
La decisione delle organizzazioni sindacali di spostare la protesta, inizialmente proclamata per domani, è arrivata dopo un incontro con il direttore generale dell’Amat, Gianfranco Rossi.
“Il binomio tra nuovi turni e riorganizzazione delle linee di autobus, in vigore dal primo gennaio, ha fatto piombare la città nel caos”. A dirlo è Antonino La Barbera, segretario regionale dei Cobas del Lavoro Privato, che invita “la cittadinanza a sostenere la protesta dei lavoratori".
Intanto si attende ancora la data di convocazione del tavolo nazionale, dopo gli impegni assunti venerdì scorso da Prefettura e Regione. La richiesta della Prefettura è giunta al tavolo della Presidenza del Consiglio e del Mise, si attende la data.
Venerdì 26 febbraio i lavoratori dell’Amat incroceranno le braccia dalle 11,30 alle 15,30. Lo sciopero è stato proclamato da Cobas ed Ugl dopo che l’azienda ha rinviato a data da destinarsi il confronto sulla proposta di modifica dei turni.
La Ugl: "Non si vede il motivo della tassa. Hanno strumentalizzato il tram per fare cassa, questa e' la verita' dei fatti e noi non ci stiamo perche' ricade sui cittadini".