Ha detto di essere stato a cena  da amici un giovane di 25 anni di Rosolini fermato in un controllo dai carabinieri. Era a bordo della sua auto e stava per fare rientro a casa dopo una serata in compagnia di altre persone, incuranti dei pericoli di contagio da coronavirus.

Ha provato a giustificarsi  ma non è scampato alla denuncia per violazione del decreto “io resto a casa” emanato dalla Presidenza del Consiglio. I carabinieri hanno deferito altre persone, al termine di una vasta operazione di controllo nel Siracusano: nel capoluogo è stato deferito un artigiano che, nonostante i provvedimenti di chiusura disposti dal Governo, avrebbe continuato la sua attività economica.

A Floridia, Francofonte, Carlentini, Villasmundo, Melilli, Lentini, Augusta, Avola, Buscemi, Canicattini Bagni e Rosolini, i militari del comando provinciale hanno sorpreso delle persone che si trovavano a passeggio, perlopiù in gruppo, o sedute sulle panchine. Alcuni di loro provenivano da altri Comuni della provincia, come è capitano a Portopalo dove un uomo si è giustificato sostenendo che avrebbe voluto comprare del pesce. A Noto, 4 giovani sono stati intercettati a bordo di un’auto, senza il rispetto della distanza di un metro l’uno dall’altro,  mentre ascoltavano la radio.

“In tutta la provincia aretusea diversi soggetti si sono giustificati dicendo che erano stanchi di rimanere chiusi in casa ed avevano la necessità di prendere una boccata d’aria” fanno sapere dal comando provinciale di Siracusa. Un siracusano di 50 anni è stato deferito per la seconda volta per essere uscito dalla sua abitazione. “Sono stufo di rimanere a casa” ha detto agli inquirenti.

Infine, i carabinieri hanno arrestato un giovane di 22 anni, Danilo Caracciolo, di Solarino, che, nonostante fosse ai domiciliari, è stato trovato fuori dalla sua abitazione. E’ accusato dai carabinieri del comando di Siracusa di evasione e di violazione del decreto anti Covid-19.

 

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