I carabinieri, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, hanno individuato 9 persone, tutte residenti a Pachino, che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti.
Le denunce in Procura
Sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa per false dichiarazioni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, con la richiesta di immediata sospensione del beneficio non dovuto.
Pachino “recidiva”
Nei mesi scorsi, sempre a Pachino, si sono verificati altri episodi analoghi. Gli agenti di polizia, infatti, hanno denunciato un 32enne di Pachino percettore del reddito di cittadinanza scoperto a lavorare in nero in un negozio. E’ accusato di truffa ai danni dello Stato e contestualmente perderà il sussidio dopo la relazione delle forze dell’ordine all’Inps, l’ente che eroga il contributo.
Cuoche pachinesi
Ancora a Pachino, è emerso un altro caso, quello di due cuoche che, tra scegliere di privarsi del sussidio ed iniziare un lavoro regolare, avevano deciso di non rinunciare a nulla, con la complicità del proprietario, che le avrebbe, così, offerto di lavorare in nero. Sarebbero andate avanti per un po’ ma non avevano messo nel conto i controlli degli agenti di polizia che si sono presentati nel locale, trovando le 2 donne in cucina e quando hanno chiesto al titolare i loro contratti è saltata fuori la verità.
Le altre indagini nel Siracusano
Il 30 per cento dei percettori del reddito di cittadinanza nei Comuni montani del Siracusano ha truffato. E’ quanto emerso al termine di un’indagine condotta il mese scorso dai carabinieri del comando provinciale e del Nucleo ispettorato del lavoro che hanno denunciato 9 persone.
Casi nel Palermitano
I finanzieri del comando provinciale hanno scoperto tre lavoratori in nero, di cui due percettori del reddito di cittadinanza durante un controllo in una pizzeria di Villafrati. I militari hanno trovato i tre dipendenti che svolgevano la mansione di camerieri e aiuto-pizzaioli.
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