• Diventa un caso politico il nuovo bando per il servizio idrico di Siracusa
  • A contestarlo il deputato Ars di Italia Viva, Giovanni Cafeo
  • Italia Viva ha una rappresentanza nella giunta del sindaco

E’ diventato un caso politico dentro la stessa giunta di Siracusa il nuovo bando per la gestione del servizio idrico. A bocciarlo non sono solo i sindacati, la parlamentare nazionale di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, o la deputata all’Ars di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata ma Italia Viva, alleata dell’amministrazione del sindaco Francesco Italia.

La stoccata di Cafeo al sindaco

La scossa l’ha data il parlamentare regionale, Giovanni Cafeo, che critica il bando “incentrato non sugli investimenti e sull’ammodernamento della rete ma sull’erogazione dei servizi”. Una posizione più scostata rispetto a quella degli altri oppositori, che hanno messo in evidenza la mancanza di una clausola sociale per tutelare i dipendenti in organico all’attuale gestore, la Siam, con quest’ultima che ha presentato ricorso al Tar. Da parte sua l’amministrazione, ha replicato sostenendo che le garanzie nel bando ci sono.

“Mancano gli investimenti”

Il parlamentare regionale di Italia Viva precisa che le sue critiche non si riferiscono “in particolare alla tanto discussa clausola sociale che, seppur presente nel bando come atto dovuto secondo il codice degli appalti, non garantisce comunque l’assunzione di tutta la forza lavoro attualmente in capo al gestore, ma più in generale all’intera impostazione del bando – prosegue Cafeo – incentrato non sugli investimenti e sull’ammodernamento della rete ma sull’erogazione dei servizi”.

Taglio dei costi fissi

“Si sarebbe potuto prevedere dice Cafeo – ad esempio una durata del bando legata all’effettiva partenza dell’ATI pubblica destinata in futuro alla gestione del servizio idrico – continua Giovanni Cafeo – ma soprattutto si sarebbe potuto impostare la necessaria rimodulazione dei costi non a scapito del personale ma sul taglio dei costi fissi, ad esempio quelli spropositati dell’energia, dando un punteggio maggiore a chi si impegnerà nell’ammodernamento dei macchinari e nella riduzione della dispersione idrica”.

Rivedere il bando

Infine, Cafeo suggerisce di “ripensare l’impostazione del bando, ritirando in autotutela quello attuale, anche al fine di evitare gli inevitabili contenziosi le cui conseguenze, come sempre, ricadrebbero sulla qualità del servizio e quindi sugli stessi cittadini”.

 

 

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