La Corte Costituzionale riconosce ai detenuti al 41-bis il diritto a quattro ore d’aria giornaliere, dichiarando illegittimo il limite di due ore previsto dalla norma attuale.

Ha un male incurabile è per tale motivo che va ai domiciliari Ernesto Fazzalari, il boss della ‘ndrangheta arrestato nel giugno 2016 mentre era il latitante più ricercato dopo Matteo […]

Le condizioni di salute del boss Matteo Messina Denaro, attualmente detenuto nel supercarcere de l’Aquila, si sono aggravate, suscitando reazione tra i suoi legali. Affetto da un tumore, Messina Denaro […]

E' tornato al 41 bis il presunto boss della cosca siracusana, Alessio Attanasio. Oltre un anno fa era stato scarcerato.

L'ex super latitante avrebbe parlato della "Palermo bene" dopo dodici giorni dal suo arresto, in seguito alle dichiarazioni pubbliche di De Lucia

La decisione della cassazione. La sentenza in seguito al parere contrario del tribunale di sorveglianza

Il gruppo del Pd al Senato presenta un’interrogazione, a prima firma Enrico Borghi, sul caso delle intercettazioni in carcere di colloqui e dichiarazioni del boss mafioso

È terminata intorno alle 14 la seconda seduta di chemioterapia per Matteo Messina Denaro nell'ambulatorio del carcere di massima sicurezza dell'Aquila, realizzato in una stanza di fronte alla cella dove è al 41 bis. La terapia per la cura del tumore è durata circa 4 ore.

Arrestato esponente clan “barcellonesi” e alcuni suoi familiari. Utilizzava una società “pulita” per tornare a dettare legge

Dopo le polemiche seguite al cambio di vertice al Dap

Spiega Carmelo Miceli: "Se il Parlamento non approverà in tempi brevi la riforma dell'art. 4 bis della legge sull'Ordinamento Penitenziario anche ai mafiosi che non hanno mai voluto collaborare con la giustizia potranno essere concessi benefici come per esempio la liberazione condizionale".

Dopo mesi di attesa e dibattito, la commissione Giustizia della Camera ha votato il testo base della riforma dell'articolo 4 bis dell'Ordinamento penitenziario, il cosiddetto ergastolo ostativo. Contrario solo FdI. I boss dovranno dimostrare l'assenza di collegamenti con i clan.

Salvatore Giuliano, indicato dalla Dda di Catania come il boss di Pachino, è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sassari. La difesa ritiene che non ci siano ragioni per essere sottoposto al 41 bis ed ha presentato ricorso.

Un decreto legge permette ai magistrati di rivalutare le posizioni di tutti i circa 400 boss scarcerati per motivi sanitari

Il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra (M5S), ha convocato per dopodomani, mercoledì 20 aprile alle ore 13,30, una seduta plenaria per esaminare la situazione legata alle scarcerazioni di alcuni boss mafiosi durante l'emergenza sanitaria.

"L'assenza della politica - dice Di Giacomo - non mi sorprende perché la politica sta dando il peggio di sé con i giochetti sulla prescrizione. Come non mi sorprende l'assenza degli altri sindacati che pensano solo a mantenere posizioni acquisite tra i tesserati".

L'esibizione era stata organizzata senza le previste autorizzazioni. Il questore Ficarra ha inoltre precisato di ritenere la dedica del cantante "un disvalore assoluto che offende la moralità pubblica".

Aldo Ercolano, 59 anni, nipote e alter ego del capomafia Benedetto Santapaola, è uno storico boss di Cosa nostra di Catania.

Al momento, Tarallo è detenuto e, dal settembre del 2018, gli è stato rinnovato il regime del "41 bis"

E’ vietato ai detenuti al 41 bis che condividono lo stesso gruppo di socialità scambiarsi generi alimentari. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso del direttore generale […]