Il paventato taglio del monte ore, intorno al 30 per cento, ai dipendenti di una società che, per conto del Comune di Siracusa, lavorano all'ufficio Tributi, si è tradotto in mattinata con l'occupazione dei locali, in via De Caprio, nella zona nord della città.

Gli stipendi ai dipendenti tardano ad arrivare a causa di una impasse burocratica che va avanti dal 12 aprile

Trapani è tra le dieci province italiane che registrano la più bassa retribuzione media pro-capite per i dipendenti del settore privato: appena 988 euro al mese è quanto hanno percepito, nel 2018 e nel 2017, i circa 60 mila lavoratori del settore privato della provincia.

Ammontano a oltre 330 mila euro le differenze retributive contestate dall'accusa nel processo. Giuseppe Bonafede, 60 anni, ex presidente dell'associazione panificatori di Marsala e loro rappresentante di categoria nella Cna, è stato condannato a tre anni e otto mesi di carcere.

"Per i mesi di maggio e giugno – spiega l’assessore al ramo - abbiamo ereditato un debito fuori bilancio e gli operatori del servizio hanno continuato a lavorare senza la necessaria copertura finanziaria; ecco perché i ritardi nei pagamenti".

I sindacati Cgil, Cisl e Uil non hanno tardato a manifestare la propria preoccupazione. I soldi bisognerà in qualche modo trovarli ed eventuali misure di tagli non farebbero altro che penalizzare ulteriormente i siciliani.

Una questione già da tempo finita sulla scrivania del giudice del lavoro. Precisamente dal luglio 2017.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa, intervengono sull’ennesimo ritardo nel pagamento dello stipendio dei lavoratori

I giornalisti: "Siamo stanchi di essere umiliati. Stanchi di una situazione che si protrae ormai dallo scorso mese di ottobre e che, malgrado il nostro impegno e il nostro spirito di sacrificio per garantire la presenza del quotidiano in edicola, ha visto costantemente calpestata la nostra dignità".

I decreti di impegno e liquidazione delle mensilità sono stati tutti registrati dalla Ragioneria competente e all'apertura della Cassa Regionale, prevista fra 7/10 giorni, verranno posti in liquidazione.

“Non è più rinviabile il momento di confronto su questo importante e delicato tema dai notevoli riflessi socio-economici per l’intero territorio siciliano – affermano le tre Sigle di categoria - ancora infatti non risulta nessuna specifica assegnazione nella manovra di assestamento".

I dipendenti dell'azienda partenopea incroceranno le braccia per 4 ore al giorno alla fine di ogni turno lavorativo e proseguiranno con l'astensione dallo straordinario e con il blocco delle ore viaggio.

Le assemblee, sia nella sede palermitana di Villagrazia di Carini che di Catania, si sono svolte fuori dai cancelli. L'azienda, riferisce la Fiom, ha vietato l'uso dei locali.

Male il Sud: ultima Ragusa "con 1.059 euro" (1.070 nel 2017), e la prima provincia con stipendi medi più alti è al 56° posto dove, con 1.288 euro, c'è Benevento.

Tra le cause dei ritardi anche la mancata trasmissione degli atti da parte di alcuni uffici all’Oiv, l’organismo di valutazione per la definizione delle procedure.

"Così come già fatto attraverso un intervento di rifinanziamento nell'ultima Finanziaria regionale, il governo Musumeci continuerà a riporre grande attenzione al futuro dell'Irvo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali".

Guardando ai comparti produttivi, il settore dei Servizi finanziari è quello che performa meglio (44,2% di imprese puntuali), mentre il Manifatturiero e il Commercio al dettaglio riportano le maggiori criticità (rispettivamente 15,9% e 16% di pagamenti alla scadenza).

L'inchiesta sugli autisti dell'Ast, azienda dei trasporti partecipata dalla Regione Siciliana, che si trattenevano i soldi dei biglietti è scattata da un esposto presentato dalla direzione.

Il gruppo parlamentare del M5S all'Ars interviene sulla vicenda dei tetti dei dipendenti dell'Ars.

Un dipendente dell'Asp di Ragusa deve risarcire l'azienda di 131 mila euro. Sono gli stipendi che avrebbe percepito illegittimamente.