Quel che a Cavadi importa mettere in risalto in questo piccolo volume non è tanto il primato della civiltà mediterranea su altre, ma come il pensare – libero e alieno da ogni fondamentalismo – sia in qualche modo legato al mare.

“I leoni di Sicilia” è un romanzo storico che se, da un lato, ricostruisce gli avvenimenti politici, gli eventi e le vicende economiche del tempo con meticolosità e scrupolo, dall’altro non trascura la rappresentazione dei personaggi indagando sulla loro interiorità.

L’aforisma è un genere, forse ancor più della poesia – anch’essa sintesi estrema dei segreti dell’anima -, assai esigente sia per chi tenta di scriverli sia per chi li legge.

Nella lettura di Russello intrisa di satira pungente e priva di freni inibitori, la storia del nostro Paese è un succedersi di intrighi, congiure, lotte fratricide di potere di cui il popolo è succube.

Mediante un impianto narrativo particolare e una licenza audace (l’invenzione di Antonno), la Lo Iacono ricostruisce la biografia di Tomasi di Lampedusa con soddisfacente veridicità e offre un ritratto del principe attendibile che ne svela i pur controversi segni caratteriali.

Le storie vengono raccontate attraverso documenti d’archivio, articoli di giornali e fonti orali. Il racconto storico tiene conto delle diverse angolazioni dei protagonisti ed è corredato da note esplicative, a margine di ogni storia.

“Basco blu” non si limita a raccontare come è nato e come si è evoluto questo singolare rapporto tra uomini di estrazione culturale diversa, ma ci offre un ritratto di Ubaldo Mirabelli.

Dopo la presentazione, interverrà lo storico di Franco e Ciccio, Giuseppe Li Causi, noto per le innumerevoli iniziative volte a mantenere viva la memoria delle due maschere palermitane.

In un'epoca contrassegnata da profonde ingiustizie sociali, Testalonga non faticò a conquistarsi la fama popolare di giustiziere dei poveri, di Robin Hood dell’isola. La tradizione orale e scritta ne fecero un eroe che rubava ai ricchi per sfamare i poveri, un brigante gentiluomo.

L’isola come luogo di approdo e punto di partenza del viaggio, l’isola come porto sul mare contaminato da tutte le culture, l’isola che si irradia nel mondo e lo riceve, l’isola come ribellione alla chiusura.

Una biografia piena di discrezione quella di Collura, e tuttavia avvincente, capace di trascinare per mano il lettore, coinvolgerlo e renderlo partecipe. Già, perché l’esistenza di Leonardo Sciascia si svolse in contesti sociali che rinviano alla Sicilia di un passato comune a tanti, che l'autore in queste pagine ci fa rivivere.

Armao: "Fu un innovatore nell’amministrazione e promosse importanti programmi di riforme, impresse dinamismo alla politica estera, un’accentuazione laica e autoritaria alla politica interna, all’educazione alla cittadinanza e alla coscienza civica".

Il volume racconta il Grand Tour che portò tre gentleman inglesi a sfidare la fortuna, veleggiare verso la Sicilia e scalare fino in cima l'Etna, per la prima volta, mentre esplode in cielo la sua furia nel corso della grande eruzione del 1766.

«Ibtisam» è la traslitterazione della parola araba che significa sorriso. La scelta del titolo nasce dal desiderio di fare un omaggio a Ilaria Alpi, inviata del Tg3, che amava il mondo arabo. Ilaria che tutti ricordano proprio per quel sorriso che non l’abbandonava mai.

Nel romanzo si raccontano due storie parallele: quella di Francesco che, dopo un lungo periodo di detenzione, inizia il percorso di riabilitazione a Marinella di Selinunte, e quella di Anna, una trentenne palermitana delusa dalla vita che si arrangia con lavori precari.

Il filo rosso è svelato dal titolo, “Storia mondiale”: la Sicilia è stata da sempre e continua a essere, anche per la sua particolare posizione geografica, luogo d’incontro tra civiltà, di contaminazioni tra culture e perciò la sua storia assume una dimensione internazionale.

Anche quest'anno il libro si conferma un dono natalizio ideale e a Catania i due volumi più venduti, nella centralissima Libreria Bonaccorso di piazza Duomo, sono di autori della stessa città: Giuseppe Lazzaro Danzuso, con "Ritorno all'Amarina" e Pippo Baudo che con Paolo Conti ha scritto "Ecco a voi. Una storia italiana".

Il volume descrive in poesia le opere del pittore Lorenzo Chinnici.

“La Real Palatina. Ori e fasti della Cappella più bella del mondo” è il titolo della nuova opera dell’artista palermitano Maurizio Lucchese, in arte Mauri Lucchese, che sarà presentata oggi 25 luglio a Palermo, presso gli spazi del Country DiscoClub in viale dell’Olimpo 3, a partire dalle 18:00.

A Ciminna Talk su un libro che è stato amato, stroncato e che ha ispirato Luchino Visconti e Nino Rota. Un viaggio a partire dai luoghi che lo hanno reso immortale grazie alla settima arte.