Numeri sempre in crescita nel Siracusano, una delle province della Sicilia con un tasso di contagiati da Covid19 significativo. Nel rapporto sanitario,  Siracusa conta 548 positivi (120.405 mila abitanti), a seguire ci sono Avola (476 con 31.145 abitanti ) e Noto (261 con  24154 abitanti), che preoccupano di più per via del rapporto tra malati e numero di abitanti.

Gli altri Comuni

Vediamo le altre città del Siracusano.  Carlentini (137 positivi con 17461 abitanti), Floridia (140 positivi con 22557 abitanti), Lentini (130 positivi con 22979 abitanti),  Augusta (139 positivi con 35698), Pachino (74 positivi con 22312 abitanti), Melilli (64 positivi con 13585  abitanti), Priolo (62 positivi con 11687  abitanti), Solarino (19 positivi con 7885 ), Buccheri (13 positivi con 1889 abitanti)Canicattini Bagni (16 positivi con 6901  abitanti), Francofonte (25 positivi con 12349  abitanti), Ferla (7 positivi con 2400  abitanti), Portopalo (3 positivi con 3867  abitanti),  Palazzolo (10 positivi con 8481  abitanti), Rosolini ( 24 positivi con 21122 abitanti), Sortino (3 positivi con 8414  abitanti), nessun caso a Buscemi e Cassaro.

Verso il lockdown

I numeri del contagio sono, comunque, impressionanti in tutta la Sicilia, zona rossa insieme alla Lombardia. Il presidente della Regione, Musumeci, è pronto ad inasprire ancora di più le misure. “Se fra due settimane i dati non ci dovessero convincere, stabiliremo misure maggiormente restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo. Allo stato non sono le scuole il focolaio però se il dato non cala tutto quello che sarà necessario sarà fatto”. Lo ha annuncia il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa a Catania.

“Se la zona rossa non dovesse funzionare la Regione Siciliana attuerà misure ancora più rigorose e prorogherà il provvedimento” ha aggiunto il governatore sottolineando che ‘se le misure non vengono osservate e se nessuno controlla e sanziona non otterremo alcun risultato”.

C’è chi dice no

“La scuola non è fra i luoghi di maggiore contagio del Covid-19, lo dicono i numeri”. Lo afferma Confcooperative Siracusa che critica la decisione di quei sindaci che hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, in particolare gli asili nido e le scuole dell’infanzia. E’ accaduto a Carlentini, nel Siracusano, anche se il primo cittadino, Giuseppe Stefio, ha firmato l’ordinanza su “consiglio dell’Asp“.