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"Una cosa è certa: non ci sarà mai più un'altra baraccopoli nella nostra città". Lo afferma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commentando la protesta di ieri dei residenti di Cassibile che hanno chiesto lo smantellamento della struttura.

La protesta contro i migranti che popolano la baraccopoli di Cassibile continua a far discutere ma questa volta a scendere in campo in favore degli stranieri è l'Arci Siracusa.

Rischia di esplodere la situazione a Cassibile sulla presenza della baraccopoli che ospita circa 300 migranti Un centinaio di residenti si sono recati nella struttura per chiedere l'allontanamento degli stranieri. 

Vertice in Prefettura a Siracusa per discutere delle condizioni in cui vivono gli stranieri presenti nella baraccopoli di Cassibile. L'assessore regionale al Lavoro ha proposto un certificato di qualità per le aziende che regolarizzano gli stranieri.

La leader di Fratelli d'Italia e parlamentare nazionale Giorgia Meloni presenterà un'interrogazione per chiedere la rimozione della baraccopoli di Cassibile, frazione a sud di Siracusa, dove vivono circa 300 migranti,

Una delegazione dell'associazione lavoratori stranieri del Movimento cristiano lavoratori Sicilia si è recata alla baraccopoli di Cassibile per sensibilizzare i braccianti stranieri sull'opportunità di regolarizzare la loro posizione.

Gli abitanti del quartiere di Cassibile, a sud di Siracusa, sono scesi in piazza per organizzare un flash mob allo scopo di protestare contro la baraccopoli abusiva che ospita circa 300 migranti. Sono braccianti agricoli che lavorano nelle campagne del Siracusano.

La regolarizzazione dei migranti riguarderà anche i braccianti agricoli  ospiti della baraccopoli di Cassibile, alla periferia sud di Siracusa. Lo afferma il segretario della Cgil Siracusa, Roberto Alosi, che ha denunciato episodi di caporalato nella frazione.

Due interrogazioni sulla vicenda della baraccopoli di Cassibile, una a Roma e l’altra a Palermo. A presentarle il deputato nazionale Paolo Ficara e regionale Stefano Zito. Sollecitati la Regione ed i ministri della Salute e degli Interni.

L'Asp di Siracusa ha realizzato un ambulatorio medico a Cassibile a disposizione dei braccianti agricoli stranieri che vivono nella baraccopoli, alle porte del centro abitato del quartiere a sud di Siracusa. Un servizio dopo gli allarmi sollevati dalla popolazione.

Fa discutere lo stanziamento da parte della Regione di circa 750 mila euro per la baraccopoli di Cassibile, a Siracusa, dove vivono in condizioni igieniche precarie circa 300 migranti stranieri impegnati nelle aziende agricole della zona. Protestano i residenti.

Primo maggio a Siracusa per rilanciare il tema del lavoro ma quest'anno, nell'era che sarà ricordata per l'esplosione del Covid19, la Cgil ha deciso di sostenere con degli aiuti alimentari i braccianti agricoli che vivono in una baraccopoli.

E' allarme a Cassibile, quartiere a sud di Siracusa, dopo le foto degli assembramenti di alcuni stranieri davanti ad un negozio di generi alimentari. Sono braccianti agricoli che vivono in una baraccopoli in condizioni igieniche precarie.

In un'area di Cassibile, frazione a sud di Siracusa, esiste una cittadella abusiva abitata da braccianti agricoli stranieri. Nella giornata di ieri sono arrivati numerosi migranti che si sono sistemati in queste case di fortuna. L'allarme della popolazione.

In un'area di Cassibile, frazione a sud di Siracusa, esiste una cittadella abusiva abitata da braccianti agricoli stranieri. La Cisl di Siracusa ha lanciato l'allarme sanitario per questi lavoratori.

La sciagura di Giampilieri  è stata al centro del dibattito anche alla Camera dove la deputata Siracusano ha ricordato lo situazione della baraccopoli di Messina

Nel paese del Gattopardo, 6.400 abitanti, ci sono ancora 200 famiglie che vivono in una sorta di baraccopoli, senza fognature, acqua pubblica e illuminazione, e 84 famiglie aspettano ancora i fondi per la ricostruzione della casa.

“Alla luce delle particolari condizioni di emergenza in cui versa la città – aggiunge la Deputata messinese – la presente proposta di legge propone un piano di risanamento per l’eliminazione degli alloggi impropri, da realizzarsi entro cinque anni, per restituire a Messina il decoro e la dignità che merita”.