Ma se coloro che provengono dai paesi del Nord del mondo, interessati fortemente dal coronavirus, possono muoversi ed entrare liberamente in Sicilia, perché i migranti no?

100mila dollari destinati all'organizzazione della manifestazione sono stati trasformati da Google in due tir di aiuti per i bisognosi consegnati al Banco Alimentare della Sicilia Occidentale

Centro di accoglienza con 10 posti letto per uomini e 6 per donne, che offre un piatto caldo e un tetto a famiglie e persone in difficoltà, e che, a 3 anni dall’apertura, già conta oltre 13 mila pasti l’anno, un centinaio di uomini accolti, italiani e stranieri tra i 20 e i 70 anni, una decina di donne, di età compresa tra i 40 e i 60 anni,.

"L'emergenza sanitaria ha quintuplicato le richieste di aiuto, sotto forma di beni alimentari o di altro genere, come il pagamento degli affitti, giunte alla Caritas". Lo ha affermato don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesiana di Siracusa.

In dettaglio i tre enti hanno ricevuto oggi buoni spesa di 50 euro che provvederanno a consegnare alle persone che assistono e che potranno essere spesi subito nella catena Coop.

In vista della riapertura, si è, inoltre, provveduto alla pulizia straordinaria, disinfezione e disinfestazione dei locali in via precauzionale, all'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori e gli assistiti e di gel igienizzante.

Commoventi le manifestazioni di affetto e gratitudine della comunità riunitasi intorno ai volontari impegnati nella distribuzione e le parole di stima e riconoscenza rivolte ai militari dell’Esercito.

I militari del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, in collaborazione con la parrocchia di San Francesco di Paola, la Caritas e le Infermiere Volontarie della Croce Rossa, si sono prodigati per la distribuzione di tre tonnellate e mezzo di generi alimentari a favore di circa 400 famiglie indigenti e di uova di Pasqua per i bambini meno fortunati.

Non solo parrocchie, ma anche associazioni continuano a resistere alle avversità di questo periodo

Procede massicciamente e con grande generosità l’operazione “Solidarietà alimentare”, nata dalla sinergia tra la Regione Siciliana e la rete del Banco alimentare siciliano e la Caritas di Palermo, per far fronte alle necessità alimentari susseguenti all’emergenza Coronavirus.

Dopo l’impegno assunto e stipulato lunedì scorso al tavolo di lavoro regionale, oggi i primi mezzi dal Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, che si è impegnato al supporto logistico per garantire il conferimento delle produzioni, sono già all’opera.

Sempre più numerose le persone e le famiglie che non possono più permettersi di fare la spesa. Gli aiuti alimentari, messi in campo da Comuni e Regioni, potrebbero non bastare per tutti. Migliaia i siciliani che non riescono a pagare l'affitto di casa.

L'iniziativa del Comitato Siamo Handicappati No Cretini per sostenere le famiglie in difficoltà.

Una rete di solidarietà a favore delle persone più fragili e bisognose, dei senza fissa dimora e di tutti coloro che in questo momento, a causa dell’epidemia si trovano in situazioni di povertà.

Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, COBAS/CODIR, Dirsi, Sadirs e Ugl-Fna propongono a tutti i lavoratori del Comparto Regione che condividono questo percorso – in assenza di scelte già individuate o realizzate – di contribuire all’attività della Caritas Diocesana.

A partire da domani chi si recherà al supermercato potrà contribuire a riempire un carrello il cui contenuto sarà consegnato alle persone in difficoltà economica. Si tratta di una iniziativa che vede in campo il Comune, la Caritas e la Protezione civile.

Per il sindaco Leoluca Orlando “tutta l’Italia sta affrontando una prova durissima ma come sempre a pagare di più sono quelle persone e famiglie più fragili e più esposte. La crisi sanitaria si sta velocemente tramutando in crisi sociale ed economica".

Il sindaco ha informato che: "Le condizioni di salute del piccolo che è ricoverato all'ospedale Di Cristina di Palermo sarebbero buone, resta sotto controllo in ospedale".

La spesa è finita nelle case della famiglie siracusane che avevano presentato le richieste alla Caritas. Una iniziativa frutto dell'istituzione da parte dell'amministrazione comunale di un fondo di solidarietà.

Rischiano di non essere serviti i pasti ai bisognosi che, ogni giorno, si recano nella mensa allestita dalla Caritas in un locale di Ortigia, il centro storico di Siracusa. "Dobbiamo garantire questo servizio essenziale"