"Bussate e non vi sarà aperto". E'quanto si legge sullo striscione portato in corteo, ieri sera, da alcuni ex lavoratori dell'Opera Pia Ruffini di Palermo che ancora una volta hanno cercato una interlocuzione con l'arcivescovo della città, monsignor Corrado Lorefice.

L’azienda, come è noto, ha comunicato la chiusura della sede di via Roma non potendo più sostenere i costi dell’affitto dell’immobile (circa 2,4 milioni di euro all’anno) chiesto da Fabbrica Immobiliare che gestisce la struttura per conto del proprietario Inarcassa.

Domenica prossima, solennità del Corpus Domini, laddove è possibile, il parroco, dopo la celebrazione Eucaristica, potrà recarsi davanti la porta della chiesa per benedire la comunità parrocchiale, il quartiere e la città, fermo restando che i fedeli rimangano al proprio posto.

Sia il parroco che la Confraternita non hanno alcuna responsabilità sulla presenza di Gaetano Scotto ai festeggiamenti di Sant'Antonio. Lo dice l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.

Virgo Fidelis, i carabinieri celebrano la patrona dell'Arma.

L’aula magna dell'istituto comprensivo Silvio Boccone di via del Vespro da oggi porta il nome di padre Pino Puglisi, il sacerdote di Brancaccio ucciso il 15 settembre del 1993 dalla mafia.

L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha trascorso un intero pomeriggio allo Zen di Palermo.

L'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice domani alle 16:30, celebrerà la santa messa all'interno della chiesa parrocchiale di San Filippo Neri.

Il prelato ha poi chiesto ai fedeli di "alzarsi dai nostri esili mentali, a venir fuori dagli angusti confini di patrie paradisiache proiettate per rinchiuderci in false sicurezze, precludendoci così la feconda bellezza del 'rischio dell'altro'. È l'amore che fa rinascere il mondo".

A far visita al missionario laico in piazza don Puglisi, a Brancaccio, anche l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice accompagnato dal sindaco Leoluca Orlando. Presente anche il segretario del Pd Sicilia Davide Faraone.

“Sono preoccupato, non lo nascondo, per il vento che sta soffiando. C’è il rischio che chi è diverso venga messo a tacere, che le minoranze non siano più tutelate, né […]

"Quel corpo morto per amore e condannato ingiustamente continua a comunicarci il senso altissimo dell’umanità".

Il decreto dell'Arcivescovo contro mafiosi e massoni nelle confraternite agita gli animi anche in politica

"Le ricordo - dice il Gran Maestro Stefano Bisi - che oggi più che di provvedimenti restrittivi ci vorrebbe una profonda ed ampia azione pastorale volta a unire e non dividere le sensibilità religiose personali".

I responsabili e gli appartenenti alla Confraternite della Diocesi di Palermo non devono avere precedenti penali, in particolare per quanto riguarda reati di mafia, e non possono essere iscritti alla massoneria.

"Rendici capaci - aggiunge l'arcivescovo rivolgendosi a Cristo - di preparare il vero presepe, di aprire le nostre strutture e le nostre famiglie. Fai in modo che che non ci accada di rimanere in silenzio dinnanzi ai 'dis'-umani decreti che aggravano la sofferenza di chi è vessato dalla povertà e dalla guerra".

E' questo l’augurio per la mia Chiesa e per ogni uomo perché possiamo insieme sempre di più costruire una convivenza umana nel segno della solidarietà, di parole belle, costruttive nella condivisione.

Dopo oltre 30 anni, ha riparto l’ Oratorio Quaroni. La struttura che era annessa alla parrocchia dei Gerosolimitani fu distrutta durante la guerra e in seguito recuperata grazie ad un piano voluto, in origine, dall’architetto Ludovico Quaroni

Non lo dice apertamente ma si rivolge chiaramente alle istituzioni l'Arcivescovo di Palermo nel suo messaggio inviato da lontano

Prima di partire ha voluto lasciare un messaggio non solo di solidarietà per il Vescovo ma un messaggio per tutti perché ogni giorno pensiamo e crediamo sempre di più di costruire il bene, di trovare una strada la dove sembra non ci sia. Dice proprio così un canto: Dio aprirà una via dove sembra non ci sia.