Secondo la ricostruzione della procura di Trapani avrebbe avuto un ruolo nella concessione di una borsa di studio alla figlia di uno dei professionisti arrestati.

Secondo la Procura tra il 2009 e il 2012 i bilanci furono "falsificati" per evitare il dissesto economico del Comune.

I fatti, risalenti al periodo compreso tra ottobre 2007 e novembre 2008, avevano portato ad un'inchiesta ora archiviata dal Gip di Palermo Piergiorgio Morosini che ha accolto le tesi dell'avvocato Roberto Mangano e di Vincenzo Giacona.

L'assessore alla Attività Produttive ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Finanza di Alcamo che ha portato all'arresto del capo del Genio Civile

Al centro dell’indagine la gestione dell’emergenza rifiuti nel 2015 nel comune di Monreale. Chiesto il giudizio anche per il dirigente dell’area V (Gestione e Pianificazione del territorio) Maurizio Busacca

L'ex deputato Udc oggi lavora nella segreteria dell'assessore regionale alle Attività produttive. A casa sua la Finanza ha trovato 300 mila euro in contanti nascoste in una scatola di scarpe

Secondo la Procura, il trasferimento momentaneo del funzionario Livia Lo Cascio sarebbe stato illegittimo e le avrebbe consentito anche un illecito guadagno derivante da un maggiore stipendio non dovuto.

Ricevuto il fascicolo, la Procura di Palermo, allegando eventuali richieste, come prevede la legge, manderà le carte ai colleghi del tribunale dei ministri che hanno 90 giorni per effettuare le indagini preliminari anche sulla scorta delle indicazioni dei pm.

Il Comune di Palermo aveva presentato la costituzione di Parte Civile nel procedimento, che era stata però respinta dal Tribunale.

Non rispettando quanto previsto da una delibera del consiglio comunale, avrebbe autorizzato il titolare di un esercizio commerciale a installare nel centro storico di Noto una tenda parasole di 50 metri quadrati.

Gli imputati si ritrovano in aula a rispondere, a vario titolo, di un'ottantina di capi di imputazione e di reati che vanno dalla corruzione al falso, dall'abuso d'ufficio alla truffa aggravata.

Il sindaco di Catania, Enzo Bianco,ed altre 4 persone sarebbero indagati per abuso d'ufficio in merito alla gestione dell'ufficio stampa del comune

Le indagini dei carabinieri partirono da una serie di segnalazioni delle presunte vittime e del responsabile ai controlli interni di Poste italiane.

L’inchiesta riguarda l’affidamento (con incentivo di 480 euro per ogni animale) di 32 cani del canile di via Tiro a Segno all’Aivac, che ha scatenato la protesta delle associazioni animaliste lo scorso fine marzo. Secondo gli inquirenti coordinati c’era il fondato rischio che questi 32 esemplari venissero rivenduti o sparissero nel nulla.

La Corte d'Appello di Catania, nei giorni scorsi, ha confermato la condanna a sei mesi di reclusione per abuso d'ufficio a carico di Salvatore Valenti, ex direttore generale del Consorzio Asi di Catania.

Sulla vicenda intervengono anche alcune associazioni del Sud est che in una nota congiunta plaudono all’azione dei magistrati etnei.

La doppia indagine sulla nascita della nuova CamCom del Sud-Est (Catania-Siracusa-Ragusa) e le nomine della Sac, la società che gestisce lo scalo Fontanarossa 'preoccupa' i Palazzi della politica catanese.

Il sindaco metropolitano di Catania, Enzo Bianco, commenta l'inchiesta della Procura in cui è indagato per abuso d'ufficio per la nomina dell'allora ad di Sac, Laneri.

Gli indagati, per cui è scattato la richiesta di rinvio a giudizio sono il dipendente Giovanni Mascia, l’ex assessore Roberto Iraci, l’ex segretario generale Roberto Ribaudo e l’ex dirigente del settore urbanistica Elisabetta Bartolone.  

L'ex primario si sarebbe fatto pagare per operazioni che non avrebbe potuto eseguire in ospedale. Avrebbe inoltre falsificato le cartelle cliniche per permettere ai pazienti di ottenere dal servizio sanitario nazionale un rimborso che non gli spettava.