Emergono drammatici particolari nell'inchiesta che ha portato all'arresto di un gruppo legato ai clan Nardo e Santa Panagia interessato alle agenzie funebri.

Le scintille tra chi era stato aiutato e chi no durante i processi. Uno degli indagati lamenta: “A me non mi è venuto a cercare nessuno”

Michele Sciarabba aveva declinato l’invito. Troppo rischioso incontrare gli esponenti di Villagrazia e Porta Nuova

Nell'inchiesta della Dda di Catania che ha portato all'arresto di 3 poliziotti di Siracusa emergono delle scottanti intercettazioni.

Le intercettazioni degli indagati accusati di aver dato alle fiamme, in più occasioni, ampie zone naturalistiche di Avola, nel Siracusano.

Nell'inchiesta sull'arresto del sindaco di Priolo spunta un colloquio in un bar a Catania con un manager industriale a cui chiede una assunzione e l'aiuto ad un'impresa.

Anche negli anni scorsi si era già parlato di pista rom grazie ad un video realizzato con un telefonino dell’epoca da una guardia giurata che operava a Milano

Al telefono Giuseppe Lo Duca diceva dove controllava voti. “Posso corrispondere a Carini, Torretta, Cinisi e Terrasini”

Nelle intercettazioni emergono le pressioni di due medici per la dazione di denaro da dare all'ex assessora Barbara Mirabella.

Nelle intercettazioni sull'inchiesta che ha portato all'arresto di Barbara Mirabella emergono le pressioni all'ex sindaco di Catania.

In due sono stati arrestati a Palermo dalla polizia. Bloccarono il conducente del mezzo e portarono via merce del valore di 10 mila euro

Almeno quattro gli incontri tra i mandamenti Trapanese e Agrigentino. Rapporti interrotti dopo un arresto eccellente

I particolari dell’operazione antimafia “Hesperia”. La cosca contro l’imprenditore che si accaparrava tutti gli appalti pubblici

Quando si fiutava l’affare venivano allontanati gli acquirenti. Emerge dalle intercettazioni dell’operazione “Hesperia”

Le intercettazioni dell’operazione antimafia Hesperia. A tremare uno dei sodali che però negava di averlo mai detto

Nel Trapanese si cercava un “capo” dopo l’omicidio Marcianò. I sodali però erano ossessionati dalle intercettazioni

Vincenzo Spezia, 59 anni, figlio del defunto boss mafioso di Campobello di Mazara (Tp) Nunzio Spezia e fedelissimo dei Messina Denaro, è stato condannato a dieci anni di carcere dal gup di Palermo Paolo Magro per violenza sessuale su minori. Con questa accusa era stato arrestato dai carabinieri nell'aprile 2021.

"Però siamo stati iunco... ci siamo calati alla china!..(siamo stati giunco, ci siamo calati alla piena, ndr)": usa una espressione dialettale che descrive la capacità di resilienza della famiglia mafiosa dell'Uditore Manlio Porretto, arrestato insieme al costruttore mafioso Agostino Sansone e al candidato al Comune di Forza Italia Pietro Polizzi per scambio elettorale politico-mafioso.

L’ultima rapina al Credem di Terrasini. Cinque i fermi della polizia le intercettazioni, uno aveva precedenti per mafia.

Le schede telefoniche intestate a persone del Bangladesh. Dal carcere passava i suoi ordini ai fedelissimi.