Raid vandalico ai danni del Liceo "Regina Margherita" di Palermo. Ignoti si sono introdotti nella succursale del quartiere Ballarò, rubando computer e tablet. Messa a soqquadro la sala professori, distrutti gli armadi della scuola.

Il corridoio di boe posizionato per salvaguardare la qualità del mare e del tratto costiero, è stato abusivamente rimosso. L'indignazione della deputata nazionale Caterina Licatini

Non è ancora chiaro se sono stati asportati oggetti o se si sia trattato di un atto dimostrativo

"Da oggi ho deciso di dar loro un po' di notorietà. E alla #maggioranzapalermitana che si indigna e vuole aiutare le istituzioni e le forze dell'ordine rivolgo l'invito a denunciare" ha scritto il sindaco sul suo profilo facebook ufficiale

Numerose le denunce pervenute ai carabinieri tra le quali quella del parroco della Cattedrale di Catania, che segnalavano in diverse zone del centro storico i raid del fantomatico personaggio che era solito danneggiare i parabrezza delle autovetture in sosta tramite incisione di simboli fallici.

Il sindaco Orlando: "Le mamme, i genitori, tutti coloro che amano la scuola e i propri figli sono qui impegnati insieme all'amministrazione comunale per dire a questi incivili che non prevarranno".

Ignoti hanno scassinato la notte scorsa gli infissi dei locali dell'Asp Palermo e hanno rubato due pc e i relativi monitor della direzione e degli uffici vicini. Un altro furto si era verificato il 4 maggio scorso.

Solidarietà da parte del mondo politico e sindacale alla scuola Pertini di Palermo, oggetto ieri di un raid vandalico. I ladri hanno rubato materiale didattico e computer dall’aula multimediale. E’ stato danneggiato il sistema di videosorveglianza e sono state divelte le porte blindate.

Qualcuno è entrato all'interno della sede per distruggere i sanitari e portare via la rubinetteria, per divellere ed asportare gli infissi ed i fili della luce. Dalla cucina sono stati portati via un grosso fornello portatile e altri utensili.

Telecamere di sorveglianza, vigilanza da parte delle forze dell’ordine, presenza dello Stato, qualcosa è stato fatto, molto resta da fare. L’associazione Acquedotte chiede adesso una presa di responsabilità da parte di tutti, cittadini e istituzioni

Sono sei i pulsanti di chiamata pedonale e tutti sono stati danneggiati dall'opera sistematica di vandali che intendevano rendere il semaforo non utilizzabile

Dopo tre mesi, è stata nuovamente vandalizzata la targa in memoria di Peppino Impastato che si trova in un’area verde del quartiere San Giovanni Apostolo di Palermo.

Una cinquantina di alberelli fatti piantare, ieri, dal Comune di Petrosino lungo i marciapiedi di via Marsala sono stati estirpati nella notte. In buona parte sono stati lasciati sul posto.

"Fanculo la patria", è questo il messaggio che un ignoto vandalo ha scritto alla base del monumento dedicato alla Batteria Masotto che ricorda i caduti della battaglia di Adua a Messina.

Non meno di 800 tombe danneggiate, un migliaio di vasetti in finto rame rubati e diversi metri di cavi di rame tirati su, alcuni dei quali abbandonati lungo i vialetti.

Un altro affronto, dunque, all'Eroe dei Due Mondi che proprio a Marsala, l'11 maggio 1860, sbarcò con i suoi "Mille" in camicia rossa, avviando la spedizione militare che si concluse con l'Unità d'Italia.

Questa situazione arreca, inoltre, gravi danni alle strutture ricettive della zona poiché, nonostante l’attrattività del litorale, non possono garantire ai turisti il decoro e la pulizia del luogo, tanto da indurre gli abitanti a far pulire il lungomare a proprie spese.

Un atto vandalico o forse una intimidazione contro il presidente del consiglio comunale di Pettineo Gianfranco Gentile. Ignoti hanno tagliato trenta piantine di mandorlo in un fondo in contrada Arvani, di proprietà di Gentile.

I parchi gioco sono stati in parte vandalizzati e abbandonati e necessitano di interventi di manutenzione, oltre che di sostituzione di alcune componenti.

I vandali hanno divelto tutti i lavandini, rotto le tubature ed il controsoffitto nei due piani, portando via i sanitari, due condizionatori e tre fotocopiatrici grandi.