Il Giudice del lavoro di Palermo ha accolto il ricorso di 150 pensionati, confermando peraltro principi in virtù dei quali il diritto al trattamento pensionistico è intangibile, per cui la legge non può incidere sulle pensioni dopo che il lavoratore sia già stato collocato a riposo.
Con una sentenza emessa lo scorso 2 settembre e pubblicata oggi la Consulta pone anche le basi per uno stop generalizzato a qualsiasi forma di stabilizzazione alla Regione siciliana se non attraverso il ricorso al pubblico concorso
Adesso i 2622 precari siciliani rischiano. "Musuemci attivim il piano B e il Ministro catalfamo riceva i rappresentanti dei lavoratori mper parlare di un emendamento al decreto agosto che possa risolvere la situazione"
“Le strutture attrezzate per l’attracco dei natanti da diporto, con annessa offerta di servizi – prosegue Sammartino - costituiscono un’eccezionale opportunità di attrarre investimenti e presenze da tutto il mondo e generare rilevantissime ricadute economiche ed occupazionali nella nostra regione.
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il commento dopo il verdetto della corte costituzionale
Francesco Lo Cascio e Ibrahima Kobena, rispettivamente portavoce della Consulta della Pace e presidente della Consulta delle culture riconfermano, con una nota, la loro fiducia nelle istituzioni democratiche, e in particolare - scrivono - "nella Corte costituzionale che ha dimostrato di essere garante della giustizia e del rispetto della Costituzione".
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M5s e ambientalisti si oppongono e parlano di un tentativo di condono edilizio
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino a margine dell’audizione in commissione Ambiente e Territorio all’Ars avente per oggetto la riforma edilizia presentata dal governo regionale guidato da Nello Musumeci.
Infatti, secondo la Consulta, la Regione Siciliana - che era difesa dall'avvocato Marina Valli dell'Ufficio legislativo e legale - ha il diritto di ricomprendere il personale dei catalogatori e esperti catalogatori nella "definizione della dotazione organica dell'amministrazione regionale".
Norma impugnata dal Consiglio dei ministri davanti alla Corte costituzionale, di cui si aspetta il pronunciamento. Alla riunione erano presenti l'assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone e la dirigente generale del dipartimento Lavoro, Francesca Garoffolo.
Norma impugnata dal Consiglio dei ministri davanti alla Corte costituzionale, di cui si aspetta il pronunciamento. Alla riunione erano presenti l'assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone e la dirigente generale del dipartimento Lavoro, Francesca Garoffolo.
La mancata collaborazione con la giustizia non impedisce i permessi premio purché ci siano elementi che escludono collegamenti con la criminalità organizzata.
Va ricordato che nel 2012 la Regione aveva contestato di fronte alla stessa Corte la legittimità costituzionale della legge di bilancio statale, poiché non prevedeva tale trasferimento, ma la Corte non accolse il ricorso, legittimando, così, la condotta statale.
"Apprendiamo con stupore preoccupazione che la norma sulla stabilizzazione degli ex Pip non è più all'ordine del giorno della Corte Costituzionale. Era incardinata per il prossimo 2 luglio, ma non vi è più traccia".
"Adesso che c’è un emendamento al Collegato alla Finanziaria all’esame dell’Ars, che fornisce l’occasione per affrontare la questione in ottica di trasparenza e di anti-turbativa, dopo uno stringato dibattito di dieci minuti il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, lo ha accantonato".
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per la consulta il ricalcolo degli assegni non è incostituzionale
"La settimana prossima - dice Cancelleri - si dovrebbe insediare la commissione che dovrà decidere sul destino dei vitalizi. Vediamo cosa argomenteranno ora i partiti per continuare a tenere in vita questo assurdo privilegio che all'Ars costa ogni anno 18 milioni di euro".
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la nota dell'asael, associazione amministratori locali
Molte amministrazioni dell'Isola, grandi e piccole, avevano puntato su quei fondi attivando anche finanziamenti collaterali, e adesso vedono i loro progetti svanire.
Una sentenza della Corte Costituzionale del 22 maggio ma pubblicata ieri dichiara illegittimo l'articolo 3 della legge regionale 1 marzo 2017 numero 4 ovvero l'ultima proroga di esercizio provvisorio dell'era Crocetta che aveva anche introdotto questi commissari
Nella memoria, Legambiente sottolinea che le norme approvate dall’Ars sono dettate dall’evidente fine di vanificare la tutela paesaggistica garantita dall’art. 9 della Costituzione e di consentire non solo la realizzazione di opere pubbliche ma anche l’esercizio di attività di cave incompatibili con la tutela prevista dai piani.