E’ morto il pentito di mafia Angelo Siino, 77 anni, l’ex ‘ministro dei Lavori pubblici’ di Cosa nostra, la mente economica del boss Totò Riina che, per anni, ha gestito […]
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 24 settembre, è venuto a mancare a Palermo Francesco Paolo Vitale, cugino di Leonardo, il primo pentito di mafia per motivi religiosi e morali. Aveva 78 anni
Ci sarebbero nuove rivelazioni sul caso di Angelo De Simone, il 27enne trovato senza vita, con una corda al collo, nel febbraio del 2016 per la cui morte, prima passata per suicidio, la Procura di Siracusa ha emesso un avviso di conclusione indagini per omicidio.
Emergono nuove indiscrezioni sul caso della morte di Angelo De Simone. Nel 2018 un collaboratore di giustizia aveva parlato di omicidio. In quel periodo, però, l'allora pm chiese l'archiviazione.
Il processo per associazione legata ad un traffico di droga ad Avola si arricchirà della testimonianza di un pentito. La difesa ha chiesto ed ottenuto di sentirlo prima dell'esame degli imputati.
Le dichiarazioni del pentito Francesco "Cesco" Capodieci, ex boss del gruppo del Bronx, ha appesantito la posizione degli imputati del processo per mafia e droga, denominato Tonnara, che si sta celebrando in Corte d'Assiste, al palazzo di giustizia di Siracusa.
Le rivelazioni del nuovo pentito, Francesco "Cesco" Capodieci, si riverberano anche su alcuni delitti a sfondo mafioso su cui ci sono processi in corso. Il collaboratore di giustizia accusa due imputati in un omicidio avvenuto nel 2002.
Ci sono le dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia, Francesco "Cesco" Capodieci, nel fascicolo della Procura distrettuale antimafia di Catania sul traffico di droga e le estorsioni nell'inchiesta Demetra,
Testimonianza in aula di un pentito, Francesco Capodieci, ex capo del gruppo Bronx di Siracusa, al processo al clan di Pachino per mafia, droga ed estorsioni.
Nuove rivelazioni sull'omicidio di Alessio Boscarino ucciso a Priolo nel dicembre del 2016. Un collaboratore di giustizia ha detto che uno dei tre imputati ha ammazzato la vittima perché quest'ultima avrebbe minacciato di morte i suoi familiari.
I poliziotti imputati, secondo l'accusa, avrebbero costruito a tavolino pentiti fasulli come Vincenzo Scarantino inducendoli, anche con minacce, a mentire e ad accusare dell'attentato persone innocenti.
Ha deciso di passare dalla parte dello Stato, diventando collaboratore di giustizia, Francesco "Cesco" Capodieci, siracusano, che, per anni, è stato il capo del Bronx, un'area della zona nord di Siracusa, una delle piazze di spaccio più importanti della città.
Ucciso con due colpi, uno al torace, l'altro alla bocca. Questa, in sintesi, la ricostruzione di un medico legale che ha testimoniato al tribunale di Siracusa, al processo per l'omicidio di Sebastiano Garrasi, ammazzato nell'aprile del 2002 in un fondo agricolo.
Il collaboratore di giustizia ha raccontato ai giudici della Corte di Assise di Siracusa i particolari dell'assassinio di Salvatore Garrasi, ammazzato nel 2002. La sua morte sarebbe stata una punizione perché avrebbe voluto costituire una banda autonoma dal clan Nardo.